Bonnie Timmermann a Roma, proiezione evento al Cinema Troisi
Alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, anno 2022, nella sezione Venezia Classici, venne presentato il documentario “Bonnie” per la regia di Simon Wallon. Dopo quella visione giornalisti e pubblico sapevano molto di più sul lavoro di Bonnie Timmermann, casting director, che ha scoperto o lanciato a livello internazionale attori come Steve Buscemi, Benicio del Toro, Natalie Portman, Mark Ruffalo, Melissa Leo, Liam Neeson, Sigourney Weaver, Bruce Willis, Chris Rock… Tanto per citare alcuni nomi presenti nel lavoro di Wallon.
La serata in onore di Bonnie Timmermann con la proiezione del documentario “Bonnie” si è svolta Mercoledi 4 Ottobre al Cinema Troisi a Roma, dopo la visione c’è stato il Q&A con Bonnie e il pubblico moderato da Piera Detassis.
Questo evento è stato voluto e organizzato dalla UICD – Unione Italiana Casting Directors, con il patrocinio di Roma Lazio Film Commission, il contributo dei David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano, il supporto di e-TALENTA e di I Wonder Pictures.
“Un evento per celebrare una grande collega, una professionista, una donna che fa parte della storia del cinema, ed insieme, fare anche un focus su un lavoro che non è, ancora, apprezzato e affermato come meriterebbe – spiega il direttivo della UICD – Esistono pochi riconoscimenti ufficiali per la categoria dei casting director, che ringraziamo ma che non sono sufficienti, ed è tempo che le cose cambino, e questo è un primo passo per far conoscere una parte fondamentale, una delle prime fasi, insieme alla sceneggiatura, che servono per la nascita di un film. Una serata importante, una festa e anche un momento per fare un focus sul lavoro del casting director, che Bonnie incarna all’ennesima potenza”.
“Seeing is believing. I hope that people who come after me will keep on looking. (Vedere per credere. Spero che le persone che verranno dopo di me continueranno a guardare)”. È una delle sue citazioni più celebri e ben descrive il lavoro di Bonnie Timmermann dove vedere, osservare, prima di tutto nella vita quotidiana, porti alla capacità di capire come si muove l’esistenza e gli esseri umani.
Bonnie Timmermann inizia il suo lavoro di casting director alla fine degli anni settanta ed è ancora attiva, anche come produttrice, ultimamente ha prodotto “In the Land of Saints and Sinners” di Robert Lorenz (storico collaboratore di Clint Eastwood) con Liam Neeson (una sua scoperta), Kerry Condon, Jack Gleeson, Colm Meaney, Ciarán Hinds, passato nella sezione Orizzonti Extra all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Nel 1984 la sua collaborazione con Michael Mann per la serie tv “Miami Vice” (che poi proseguirà in moltissimi film come “Manhunter – Frammenti di un omicidio”, “L’ultimo dei Mohicani”, “Insider”, “Heat – La sfida” e altri capolavori firmati da Mann) segna anche il marchio di fabbrica di Bonnie, una donna attenta agli esseri umani. Una newyorkese osservatrice, in metropolitana, per strada. E così i suoi cast sono pieni di attori afroamericani, indigeni, latini e asiatici: li ha messi in prima linea in un modo che non erano mai stati in televisione o nel cinema americano. Timmermann ha infatti sempre lottato per un principio: l’autenticità. Da trovare a tutti i costi nel volto di un interprete che doveva diventare un personaggio. E anche l’uguaglianza e la parità di genere. Spesso Bonnie cambiava l’identità del personaggio, scegliendo una donna anziché un uomo. E tutto questo lavorando nel cinema d’autore ma anche in tantissimi blockbuster.
Da ricordare tra i film il cui cast è firmato Bonnie Timmermann i super cult come “Una poltrona per due” (1983) di John Landis con Eddie Murphy e Dan Aykroyd; “Karate Kid” (1984) con Ralph Macchio; “Dirty Dancing” (1987) con Patrick Swayze e Jennifer Grey (quest’ultima fortemente voluta da Bonnie a fronte di una produzione che la definitiva “not pretty enough”); “Johnny il bello” (1989) di Walter Hill con Mickey Rourke; “Risvegli” (1990) di Penny Marshall con Robin Williams e Robert De Niro; “Americani (Glengarry Glen Ross)” del 1992 – con un cast all star: Al Pacino, Jack Lemmon, Alan Arkin, Alec Baldwin, Kevin Spacey, Ed Harris, Jonathan Pryce – tratto dall’omonima pièce di David Mamet; “Carlito’s Way” (1993) di Brian De Palma con Al Pacino; chiudendo con “Black Hawk Down” (2001) di Ridley Scott, “Armageddon” (1998) di Michael Bay e “Quiz Show” (1994) di Robert Redford … to be continued …